lunedì, agosto 08, 2005

Giornale di Vicenza: "Bankitalia? E' privata".



Il Giornale di Vicenza
venerdì 05 agosto 2005 lettere pag. 47

L’azionariato. «Al di là delle polemiche di questi giorni, è un dato che pochi conoscono»

«Bankitalia? È privata»

Da qualche tempo i mass media, giornali e TV, ci ripropongono un problema che anche per il passato non troppo lontano, ha riempito le cronache con episodi non certo encomiabili, basti citare, quale esempio la vicenda della Parmalat e della Cirio, e questo problema è quello legato alle funzioni, ai compiti, al ruolo - e come questo venga esercitato - della Banca d'Italia e, in definitiva, del suo Governatore.
Il frastuono che si è levato in passato come si sta levando in questi giorni, attorno a questa situazione, vede crearsi degli schieramenti pro o contro la figura del Governatore, viene messo in discussione il fatto che, in pratica, egli sia l'unico soggetto titolare di un incarico pubblico a vita, e nel frastuono generale viene ancor più sentito il rumore sgradevole suscitato dalle intercettazioni telefoniche alle quali sarebbe stato sottoposto il Governatore della Banca d'Italia e membri della sua famiglia.

Questo frastuono crea un disorientamento che nasce da tutto questo e che assale il sentimento popolare e che risulta ancor più difficile da superare perché si tratta di un organismo, appunto la Banca d'Italia, che è la Banca di Stato, la banca che controlla il sistema monetario e finanziario del Paese e che ci rappresenta, sotto questo profilo, anche nella Banca Centrale Europea.

Insomma l'Istituto che, per eccellenza, esercita una delle funzioni più delicate per la sopravvivenza della nostra economia e quindi, in definitiva, del Paese.
Non entro in merito alle ragioni o ai torti di chi oggi si schiera pro o contro la figura del Governatore attuale, dott. Antonio Fazio, mentre per il passato ancor recente, assumeva posizioni del tutto contrarie, ne se l'operato del Governatore è corretto o meno, non possiedo gli strumenti per farlo e quindi me ne astengo, ma un interrogativo me lo sono posto, proprio assistendo, tramite i mas media, al dibattito in corso circa il mandato a vita del Governatore, quello attuale come i suoi predecessori. Un personaggio chiave dell'intero sistema dei poteri in Italia che a qualcuno o a qualcosa dovrebbe certamente rispondere. Verrebbe, e così è capitato a me come a quanti in questi giorni è stata posta la domanda, da rispondere, in modo automatico, che la Banca d'Italia, in qualità di Banca di Stato, e quindi i suoi conduttori, rispondano allo Stato, cioè al Presidente della Repubblica, al Parlamento, al Governo in carica. Invece no.

La Banca d'Italia , e quindi il suo Governatore, non risponde allo Stato perché, magari giustamente, la Banca d'Italia non è dello Stato ma è proprietà di altre banche, di altri organismi economici. Traggo queste informazioni (vedere tabella allegata) dal n° 1 del 4 gennaio 2004 di “Famiglia Cristiana”.
Quindi la Banca d'Italia è, almeno sotto il profilo della proprietà, una banca privata.


Probabilmente questo è a conoscenza di molti, ma non dei più.
Tutto questo non cambia di certo la natura dei fatti ai quali assistiamo, sempre tramite i mas media, buoni o meno buoni che essi siano, ma è altrettanto certo che la conoscenza della reale identità della Banca d'Italia consente, ai semplici e sprovveduti, di leggere in modo più consapevole gli avvenimenti e i comportamenti di chi possiede,ed esercita, delicati poteri.

Con ogni probabilità è un bene che esista uno strumento di "autocontrollo" del sistema bancario, ma è altrettanto positivo che questo strumento sia utilizzato sempre in maniera obbiettiva e che la gente, noi tutti, si sappia che questo avviene con la massima trasparenza.

Mario Giulianati