lunedì, aprile 24, 2006

Ecuador - Italia: 1 - 0

da http://www.ecn.org/reds/etnica/indiosecuador/ecuador0001comunicati.html


Comunicati del Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador
che riunisce riunisce oltre ai rappresentanti delle comunità indie, anche quelli di lavoratori, soldati, studenti, durante la rivolta di gennaio. Dal Comitato internazionalista Arco Iris. Gennaio 2000.

Il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador riunisce oltre ai rappresentanti delle comunità indie, anche quelli di lavoratori, soldati, studenti.

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Alle organizzazioni di tutte le nazioni del mondo

Quito, 16 gennaio 2000

Fratelli e sorelle,

Il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador, costituito democraticamente con la partecipazione di 21 Parlamenti di Provincia, innumerevoli Parlamenti Comunali, Cantonali e di Quartiere ha assunto direttamente l'esercizio della sovranità nazionale per salvare la Repubblica dell'Ecuador dalla dissoluzione nazionale avviata con la decisione del presidente Jamil Mahuad di rinunciare alla sovranità monetaria annunciando la sostituzione del "Sucre", il nostro storico simbolo monetario, con il dollaro.
La decisione di dollarizzare l'economia è l'ultimo colpo contro l'economia del popolo e il sistema produttivo del paese che Mahuad assesta con il proposito sinistro di proteggere una bancocrazia corrotta e in fallimento per trasformare l'Ecuador in un enclave della speculazione finanziaria e del lavaggio del denaro sporco.
La dollarizzazione implica la distruzione del sistema produttivo, la rovina dell'industria e la perdita di centinaia di migliaia di posti di lavoro, l'espropriazione progressiva dei piccoli appezzamenti di terra degli indigeni e dei contadini del paese.
Questo schema coloniale è inapplicabile perchè l'entrata di valuta straniera rappresenta appena il 15% del Prodotto Interno Lordo (PIL), per cui l'ossessione di Mahuad porta al soffocamento della produzione locale.
In seguito a una successione di rivolte indigene, scioperi dei contadini e di lavoratori in generale, nessuna delle loro legittime aspirazioni sono state accolte, si sono invece intensificati i programmi di privatizzazione dell'industria petrolifera, della sicurezza sociale, delle comunicazioni e dell'elettricità e il loro orientamento verso la distruzione dei diretti degli indigeni, dei contadini e dei lavoratori. Sono stati congelati i depositi bancari ed è stata proposto il loro rimborso fra 10 anni, mentre sono stati destinati migliaia di milioni di dollari alla pirateria delle banche.
In questa situazione il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador ha convocato un Incontro Nazionale in Difesa della Sovranità, per sostituire Mahuad e i poteri legislativi e giudiziari e restituire l'esercizio sovrano del potere al popolo per fondare uno Stato plurinazionale che elimini definitivamente l'oppressione secolare che pesa sulla maggioranza indigena della popolazione.

Il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador convoca tutte le organizzazioni dei popoli del mondo e tutti i cittadini a fraternizzare e a difendere con l'azione il diritto legittimo dei popoli dell'Ecuador a esercitare direttamente la loro sovranità, richiedendo alla forza pubblica dell'Ecuador di rispettare tale esercizio di sovranità popolare e di non reprimere le manifestazioni pacifiche di milioni di ecuatoriani e di subordinarsi invece alla sovranità legittima che risiede nel popolo.

Allo stesso modo vi esortiamo a riconoscere la piena legittimità al Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador e a richiedere ai vostri governi un suo immediato riconoscimento.
La patria fiorirà per tutti e tutte.


Antonio Vargas
(Presidente del Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador)


Per favore inviare vostri messaggi a:

Parlamento de los Pueblos del Ecuador
E-MAIL: mlarrea@24horas.com

Comandancia General de las Fuerzas Armadas
E-MAIL: comacosa@uio.satnet.net

Comandancia General de la Policía
TELEFAX: 506066

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Ufficio # 001 PNPE-2000

Fratelli,
Comandante generale delle Forze Armate,
Comandante generale della Polizia Nazionale,

Il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador, venuto a conoscenza del "Messaggio alla Nazione" pubblicato sulla stampa del paese sabato 15 gennaio 2000, comunica alle forze pubbliche del paese
Che nonostante le azioni di protesta che si svolgono attualmente in tutto il paese non vi sono episodi di violenza e che il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador ha emanato disposizioni chiare e precise a tutto il popolo affinché tali azioni si compiano pacificamente; per cui, com'è caratteristica del popolo ecuadoreño, nessun atto che si eseguirà secondo tali istruzioni implicherà vandalismi e attentati alla vita delle persone, alla proprietà pubblica e privata, e saranno garantiti l'ordine e la pace.
Il Parlamento dichiara che in nessuna delle sue azioni sarà una minaccia all'integrità fisica dei soldati indipendentemente dalla loro gerarchia, nè contro alcun membro della polizia.
Nel ratificare la natura pacifica con cui si compie l'incontro "Per la Difesa della Sovranità del Paese", il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador esorta le istituzioni che integrano la forza pubblica affinché depongano ogni atteggiamento violento e repressivo e si responsabilizzino della sicurezza e integrità della vita delle persone che partecipano a queste azioni.
In base ai principi universali del diritto che stabiliscono che la sovranità appartiene al popolo, che la sua volontà è la base dell'autorità, principi garantiti dalla Costituzione, il Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador sottolinea che la responsabilità della forza pubblica è compiere la sua missione fondamentale: la conservazione della Sovranità Nazionale, l'integrità e l'indipendenza dello Stato.

Come sapete Jamil Mahuad ha rinunciato alla sovranità monetaria che include la rinuncia alla sovranità nazionale, in violazione dell'ordinamento giuridico dello Stato e minacciandone la sicurezza stessa.

Per queste ragioni, il Parlamento dei Popoli dell'Euador ha disposto con il Decreto #005 del 14 gennaio 2000, la sua denuncia per alto tradimento della Patria.

La Costituzione del Parlamento dei Popoli dell'Ecuador, è l'espressione dell'esigenza del popolo ecuadoreño di conservare la Sovranità Nazionale e mantenere l'integrità dello stato davanti alle pretese della sua dissoluzione.

In questi momenti della storia, la forza pubblica ha il dovere di onorare le alte tradizioni della Repubblica, garantendo pienamente la sovranità del paese e impedire qualsiasi conflitto fratricida.

Attentamente,
La Patria fiorirà per tutti e tutte.

Antonio Vargas
Presidente del Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador

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Trascrizione del Decreto No. 005

CONSIDERANDO,

Che il Dr. Jamil Mahuad ha dato disposizioni per la "dollarizzazione" del sistema monetario del paese,

Che questo fatto costituisce una rinuncia della sovranità nazionale, che minaccia la maggioranza della popolazione ecuadoreña, l'integrità economica del paese e la sicurezza dello Stato,

Che la dollarizzazione proposta dal Dr. Jamil Mahuad viola l'articolo 246 della Costituzione che stabilisce che la moneta nazionale è il Sucre, il cui cambio con altre monete sarà fissato dalla Banca Centrale,

Che la dollarizzazione protegge gli interessi delle banche, dell'oligarchia e della bancocrazia, speculatori del denaro, e minaccia di causare danni irreparabili al sistema produttivo del paese e a tutto il popolo ecuadoreño,

DECRETA,

Art.1 Disporre la denuncia politica, penale e civile del Dr. Jamil Mahuad Witt per il delitto contro la sicurezza dello Stato, che costituisce tradimento alla patria perchè pretende che il paese, con la dollarizzazione, rinunci alla sua sovranità monetaria e delegittimi il Sucre come moneta nazionale, aggravando la situazione della maggioranza della popolazione ecuadoreña.


Dato e firmato nella città di San Francisco di Quito, Distretto Metropolitano, nella riunione plenaria del Parlamento Nazionale dei Popoli dell'Ecuador, il 14 del mese di gennaio del 2000.



ANTONIO VARGAS, Presidente
MANUEL CASTRO, Segretario



Purtroppo la storia poi prosegue su altri binari.
Destituito il presidente traditore il popolo prende il potere ma..
[continua..]