lunedì, dicembre 25, 2006

Ma che ce frega, ma che c'emporta..noi bankieri all'arte* je sputamo 'nfaccia..


noi bankieri all'arte je sputamo 'nfaccia..
e poi je dimo..
e poi je famo..
tu nun ce rendi e noi te cacciamo
mapperò..
noi semo quelli..
che se stammmmpenòòooo li sòrdi
e del teatro bello tu-u-u-o
noi ce ne fregamo, olè

BANKITALIA VENDE IL SALONE MARGHERITA A 15.000.000 DI EURO

Attori e comparse facciano bagagli e bagaglini e fuori dalle balle!




BANKITALIA VENDE IL SALONE MARGHERITA

La Banca d’Italia ha messo in vendita il Salone Margherita di via Due Macelli, storico spazio scenico della capitale su cui si sono esibiti da Marinetti a Petrolini, da Totò a Fabrizi senza dimenticare i miti femminili come la Bella Otero o Lina Cavalieri. Inaugurato nel 1898 come caffè concerto, ha ospitato serate futuriste e varietà, per poi diventare il café chantant che si contendeva con Napoli l’invenzione della celebre "mossa”, consacrata anche da Gabriele D’Annunzio. La decisione inspiegabile di liberarsi della proprietà dell’immobile con una base d’asta di 15 milioni di euro, con possibilità di inviare le buste con le offerte fino alle 13.30 del 30 gennaio, ha creato dolore, incredulità e panico nella produttrice Rosa Pol, nel regista Pierfrancesco Pingitore e nell’attore Oreste Lionello che ormai da anni lavorano nella sala, creando anche spettacoli per la televisione con il marchio del "Bagaglino”. La compagnia ha comunque un contratto di locazione con scadenza prevista nel 2009 ed è stata invitata già da giugno a rendere visitabile l’edificio per eventuali acquirenti come accade quando si decide la compravendita di un bene occupato. E’ sconosciuta la motivazione per cui la Banca d’Italia non abbia preferito disfarsi di altri suoi possessi infruttuosi come per esempio lo stabile limitrofo al teatro occupato in passato dalla Fideuram e attualmente abbandonato. «Reputo vergognoso che la Banca d’Italia venda un teatro con avviso d’asta come se fosse un locale dismesso - ha dichiarato Pingitore - Non è molto credibile che versi in cattive acque, altrimenti dovremmo tremare tutti noi italiani». Nel tentativo di convincere la proprietà a rinunciare al misterioso progetto, si auspica una dilazione temporale cercando anche di sollevare una giusta mobilitazione di politici e artisti. L’assessore alle Politiche culturali, Gianni Borgna e l’assessore alle Politiche del Patrimonio, Claudio Minelli hanno congiuntamente espresso il loro interessamento nei riguardi della vicenda, impegnandosi a prendere gli opportuni contatti e a sollecitare la Banca d’Italia alla tutela di questo prezioso spazio culturale. Hanno inoltre voluto assicurare che il Comune non permetterà mai che un teatro di così grande importanza possa avere destinazioni d’uso diverse da quelle teatrali. Anche l’assessore alla Cultura della Provincia, Vincenzo Vita ha fornito la sua completa disponibilità in tale prospettiva. T. D. M.
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rif: http://www.iltempo.it/approfondimenti/print.aspx?id=1064078



Bankitalia: Vende a Roma Il 'Salone Margherita'
Di (Peg/Gs/Adnkronos)

Roma, 26 ott. (Adnkronos) - A.A.A. Salone Margherita vendesi. Il mittente dell'annuncio apparso oggi sul 'Sole 24 Ore' e che riguarda il teatro romano vicino a Piazza di Spagna, sede di uno dei cabaret storici della capitale, il 'Bagaglino', e' la Banca d'Italia. L'istituto centrale e' dunque il proprietario che nell'avviso di vendita offre ''al miglior offerente'' il teatro di via Due Macelli ''nello stato di fatto e di diritto in cui si trova al prezzo base di 15.000.000,00 euro''.
rif: http://it.biz.yahoo.com/26102006/201/bankitalia-vende-roma-salone-margherita.html



SALONE MARGHERITA: BANKITALIA VENDE TEATRO, PREZZO BASE 15 MLN

(AGI) - Roma, 25 ott. - Cambia padrone il Salone Margherita, storico teatro romano che ha visto esibirsi sul suo palcoscenico tutti i principali protagonisti della rivista italiana, da Ettore Petrolini a Walter Chiari, da Aldo Fabrizi a Toto’ fino alle recenti esibizioni della compagnia del Bagaglino. A mettere in vendita quello che fu il primo cafe’ chantant nazionale e’ la Banca d’Italia. Base d’asta: 15 milioni di euro.
Le buste con le offerte, si legge nell’avviso pubblicato da via Nazionale, dovranno essere presentate entro le 13,30 del 30 gennaio 2007 e saranno aperte lo stesso giorno. Le proposte di acquisto dovranno essere irrevocabili per un periodo di 180 giorno. La cauzione, costituita da fideiussione bancaria, assicurativa o finanziaria, ammonta a 750 mila euro, pari al 5% del prezzo base. (AGI)
Mau
rif: http://www.economia-oggi.it/archives/00016177.html



*a parte le edizioni del Bagaglino, ovvio.